L’immaginario di De Rosa è ricco di cultura pittorica, non ha forti correlazioni con il particolare universo della “imagérie” popolare, o con le forme astratte della decorazione in tappeti ed arazzi, né con il vestiario, l’oreficeria, l’arte dell’incisione, l’artigianato popolare… sembra restare visivamente lontano dalle fonti cui riferisce le sue scelte pittori­che… il lavoro di De Rosa si colloca su altri versanti, dentro una tradizione figurativa complessa e ricca, ma tutta in­terna all’arte colta… Il sogno adulto che traduce in versione colta e raffinata il sogno di ragazzo: l’operare insomma di una trasformazione che è anche fedeltà alla radice di una ispirazione. Lo scenario che viene costruito connette l’infanzia, la cultura figurativa di più secoli, la passione popolare dell’epos, e un impegno di costruzione di scenari narrativi per il presente. È forse qui, nella capacità di meravigliarsi e di riprodurre il fantastico in immagini ricche ed attuali, legata a una volontà di comunicazione fedele alle origini narrative del ricordo, l’attualità del messaggio di De Rosa, quello che nei suoi scenari mi convince e mi stupisce.

Pietro Clemente

Come pittore, De Rosa è colto, incline alla citazione ed al gioco dei significati, eppure, nulla gli è più estraneo dell’ar­tificio o della ricerca gratuita dell’effetto. Non cerca di mascherare una qualche freddezza d’animo in un proliferare barocco deU’immagine… De Rosa è un pittore “caldo”, che riesce a cogliere l’essenziale, proponendolo nei suoi mille travestimenti ed esaurendolo nelle sue tante voci. Da questo dire e ridire l’identico, declinandolo secondo la storia dell’immagine, derivano la sua bella semplicità di poeta e la sua capacità di comunicare in forma di favola. E della favola conserva anche la sua sottile malinconia… Protagonista, fin dai suoi lontani esordi visionari, è sempre P“ori- ginario”, di cui De Rosa intende spalancarci le frontiere. Noi, sedotti dalla verità delle sue immagini di fantasia, non possiamo non prestargli ascolto. Come ad un antico incantatore, tessitore di miti e di magie.

Paolo Levi